La Corte di Cassazione ritorna sul tema della sottoposizione a sequestro conservativo di beni intestati ad un trust.
Dopo aver espresso alcune considerazioni di carattere generale sulla estensione delle misure cautelari reali ai beni di proprietà di terzi, a condizione che emergano elementi da cui risulti la mala fede dei terzi acquirenti o la simulazione del contratto di acquisto, e sulla irrilevanza della formale intestazione dei beni, prevalendo la circostanza che l’indagato\imputato ne abbia la disponibilità uti dominus, indipendentemente dalla titolarità apparente del diritto in capo a terzi, ha affermato il seguente principio:
E’ legittimo il sequestro conservativo di beni conferiti in trust dall’imputato che continua ad amministrare di fatto gli stessi, conservandone la piena disponibilità.
Avv. Marco Salerno
Cass. V Penale sent. 8041 – 2017